martedì 15 novembre 2011

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Ogni giorno, appena arrivato in ufficio, la prima cosa che si sentiva dire era: "Tutto bene? Ti trovo un po' pallido." Allora correva in bagno, si scrutava la faccia, la gola, si lavava le mani, si dava una pettinata. Rientrato in ufficio, guardava il cielo. Se oggi riesco ad uscire qualche minuto prima, si diceva, corro in spiaggia a prendermi l'ultimo spicchio di sole della giornata. 
Ma presto arrivava il buio, e quando usciva dall'ufficio a malapena vedeva la strada davanti a sè. Arrivato a casa, si spogliava e si immergeva in una vasca colma fino all'orlo di acqua bollente e sapone. Appoggiava la testa, e ascoltava alla radio un radiodramma. Qualche volta si addormentava, qualche altra ascoltava la trasmissione fino alla fine, e anche dopo la sigla di chiusura restava immerso nella vasca chiedendosi cosa sarebbe successo se tizio avesse detto questo o caio avesse fatto quello. 
Il più delle volte, quando usciva dal bagno, trovava la cena pronta e la tv sintonizzata su un canale sportivo. Si sedeva, allungava le gambe sulla sedia più vicina, scoperchiava i piatti e cominciava a mangiare. Salsiccia alla griglia, patate al forno, fontina e macedonia.  Gli piaceva mangiare, era uno dei pochi piaceri che si concedeva durante la giornata. Masticava lentamente, sorseggiava un buon bicchiere di vino rosso, tagliava una fetta di pane e ci spalmava sopra una virgola di pasta di acciughe. 
Ascoltava il notiziario sportivo. Lo ascoltava come si ascoltano le voce dei passeggeri su un treno. Solo quando nominavano uno dei suoi calciatori preferiti, o uno degli allenatori che aveva amato in passato, restava con le posate a mezz'aria, annuiva, e riprendeva a mangiare pensieroso e soddisfatto di sè.
Dopo cena, spegneva la tv, fumava una sigaretta in balcone e fissando le stelle si chiedeva se era vero quello che diceva suo padre quando era un bambino. "La vedi quella stella, lassù? E' là che finiamo tutti, una volta che siamo morti. La gente ci manda sottoterra, ma l'anima, quello che insomma resta di noi una volta che tutto è finito, va lassù, e da lassù passa l'eternità a cercare un modo per esprimersi e farsi capire da chi sta qua!"

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