giovedì 12 gennaio 2012

I migliori raccoti - N.2 - Il trasloco (H. Lange)



Ogni due, tre mesi lo prendo e lo rileggo. Non lo faccio per culto o devozione nei confronti dello scrittore, e nemmeno per vezzo o capriccio da arrembante scrittore in erba. Lo faccio per un motivo molto più banale: ficco il naso, letteralmente, nella mia libreria; cerco un librro da leggere, e - zac! - l'occhio, letteralmente, mi cade su Leptis Magna: sfoglio le prime pagine del racconto "Il trasloco", poi mi siedo e comincio la lettura, e vado avanti finché qualcuno o qualcosa non mi interrompe; e a quel punto, senza mollare il libro, faccio quello che devo fare e mi ripeto che no, non è possibile, la conosco a memoria quella storia, cosa la leggo a fare. Eppure succede. Quando torno al libro, torno al punto dov'ero rimasto e proseguo fino alla fine e anche dopo che ho finito continuo a dirmi: questa storia non è una storia come tante. C'è qualcosa di folle e stregonesco. Irresistibile.

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